Occhiali da Sole Ray-Ban RB 4368 | Il tipo misterioso

Alla fermata dell’autobus da qualche giorno aveva notato quel tipo. Ogni giorno da tre anni prendeva il tram alle 7 e 40 per recarsi al lavoro e non l’aveva mai visto. Il primo giorno non ci aveva fatto caso, ma già dal terzo lo aveva notato. Stava sempre in fondo, con una mano si teneva al palo del tram, fissava il finestrino e stava per tutto il tempo con il profilo di lato. Indossava un cappotto lungo di color nero e aveva immancabilmente sul voto un paio di occhiali da sole Ray-Ban.

Il quinto giorno aveva provato, con scuse maldestre, ad avvicinarsi a lui, ma un signore gentile e zelante le aveva ceduto il posto mentre stava raggiungendo a spintoni le ultime file, lui si era distrattamente voltato a pieno viso verso di lei e le era sembrato che da dietro gli occhiali dalle lenti trasparenti nere la stesse guardando. I giorni successivi erano stati un copia e incolla di quelli precedenti, L’uomo con gli occhiali da sole Ray-Ban, oramai lo aveva soprannominato così, stava sempre in fondo, non aveva mai scambiato parola con nessuno, si limitava a chiedere scusa mentre passava per scendere alla sua fermata che era esattamente una prima della sua. Si rendeva conto che oramai era diventata per lei una piccola ossessione, ma voleva capire cosa facesse quel tipo, dove andasse ogni mattina e così aveva pensato di scendere anche lei alla sua stessa fermata. L’autobus si era fermato bruscamente alla fermata facendo oscillare in passeggeri a bordo, l’uomo con gli occhiali Ray-Ban si era tenuto con entrambe le mani al palo di acciaio e poi era scivolato via a passo veloce. Lei gli era quasi corsa dietro, cercando comunque di mantenere una certa distanza. Lui camminava diritto senza voltarsi mai finché era scomparso e lei non l’aveva più ritrovato. Era rimasta li piantata in mezzo alla strada, con le persone che le passavano di fianco a cercare di capire dove potesse aver girato ma non c’erano svincoli, ai lati della strada una fila di negozi e targhette di alcuni studi, doveva essere entrato in qualche portone, ma quale? L’orologio le mostrò impietoso che mancavano solo 10 minuti all’orario di lavoro, doveva affrettarsi per recuperare il tempo perduto e arrivare quasi in orario!

Parlando con la sua amica Gisella di lui lei gli disse che in quella zona c’erano molti liberi professionisti. Dentisti, Ortopedici, Avvocati, Commercialisti, chissà quale era la professione dell’uomoRay-Ban, la sua fantasia iniziò a vagare sulle possibili identità, divertendosi a cambiargli abito come a un carnevale.

Il giorno seguente riuscì a infilarsi più vicino alle porte di uscita, lui era sempre di profilo ma le sembrava che ogni tanto guardasse nella sua direzione. Era scesa ancora alla sua fermata, ma questa volta era decisa a capire quale fosse la sua professione. Lui aveva iniziato a camminare velocemente come il giorno precedente e anche questa volta era sparito senza che lei riuscisse a vedere dove andasse. Delusa era rientrata veloce al lavoro, convinta di scoprire qualcosa di più il giorno seguente ma lui non si era più visto alla fermata dell’autobus.

Erano passate circa due settimane quando una mattina, mentre stava aspettando che arrivasse il suo tram, si era fermato dall’altro lato della strada un altro tram, sulla fiancata troneggiava un enorme cartellone pubblicitario con il volto difronte e di profilo dello stesso tipo che aveva seguito nei giorni precedenti. Il cartellone pubblicizzava gli Occhiali da Sole Ray-Ban RB 4368 e lui ne era il testimonial.

Ma chi era? Perché era andato per circa dieci giorni in quella via? Non lo sapeva, l’unica cosa che sapeva era che lui era il ragazzo dagli Occhiali Ray-Ban!